Phare One

"Like flowers Similar but unique 

Nothing can take away our uniqueness 

everything is one" 

Rugiada Cadoni 

COME IN ALTO COSì IN BASSO

Il gambo è un filo conduttore che va dal basso verso l'alto, si corona in sette petali, raggi, antenne che comunicano con l'irreale tra terra e cielo, al centro una sfera nera, un buco nero, dove entra quella lucina bianca; una pupilla guarda e ci ricorda di trascendere nell'oscurità per arrivare alla creazione

Analogia verticale, tra micro e macrocosmo, un seme immaginativo che sboccia in fiori chimerici.

L'archetipo, il simbolo si manifesta, in mitologia, fiaba e credenze, attraverso la rappresentazione botanica di piante psicotrope per accentuare il viaggio irreale, metafisico tra umani e natura, dall''astrologia alle stagioni in movimento ciclico, le lunazioni, il sole che muore e rinasce ai vari transiti planetari, tutto si muove e noi facciamo parte di questa totalità del tutto

L'umano ha sempre partecipato a questi movimenti, ci siamo evoluti, ispirati, curati, drogati, cibati, vestiti ecc.. osservando i cicli naturali delle piante, degli animali e dell'universo, proiettando su di noi rituali, leggende, fiabe, arte, magia, scienza, filosofia, religione. Canalizzo questa visione olistica tra interno e esterno, tra il basso e l'alto. Umano che sperimenta, interpreta, immagina, sente e vede l'invisibile.

Rugiada Cadoni

Come una luce attraversa una goccia d'acqua, d'incanto un mondo tra caos e armonia,

spettro d'immagini chimeriche, avvolte da particelle opalescenti

un caleidoscopio archetipico, interno

dietro l'occhio delle apparenze

un gioco antico che conduce alla fonte

Rugiada Cadoni

 

 

I miei Phare-One sono un viaggio nella profondità per poi ritornare alla luce, è uno spingere l'umanità dentro l'oscurità. 

Tuffarsi nel buco nero della pupilla,  per riconnetterci con la nostra originalità. 

Un processo alchemico che richiama l'umano ad armonizzare la propria natura,

come un fiore che sboccia spontaneamente.


Se la nostra realtà si basa solo sul fine e la paura,

non sarà possibile vedere con l'occhio interno e percepire tutto ciò che  è spontaneo.  

La natura è ciclica, eterna, se non rientri in questo infinito penserai sempre alla fine.  
Di conseguenza sottovalutare il mondo è farlo finire, perché il mondo è il tuo modo di essere.

Immagina come un fiore ti guarda, mettiti nei suoi sguardi, comunica con lui e creerai una relazione, verso l'uno,

l'universo di infiniti mondi come diceva Giordano Bruno.

Rugiada Cadoni